Se è vero che le competenze tecniche sono indispensabili per farsi notare dai recruiter, è sulle soft skill che i professionisti IT dovrebbero puntare per impressionarli positivamente durante un colloquio.
Ma cosa si intende per soft skill? Mentre le hard skill corrispondono a tutte quelle competenze tecniche verificabili e apprendibili attraverso formazione ed esperienza, le soft skill non sono altro che le caratteristiche individuali e interpersonali: per avere successo come professionista IT è indispensabile possedere un giusto mix tra le due.
10 soft skill che ogni professionista IT dovrebbe avere
I recruiter danno maggiore o minore rilievo a determinate soft skill a seconda della figura professionale ricercata e del ruolo che andrà a ricoprire (es. operativo o gestionale); alcune competenze trasversali saranno più utili a chi lavora in team, così come altre saranno indispensabili a chi è a capo di un team.
Qui di seguito vi riportiamo l’elenco delle 10 soft skill su cui gli IT recruiter pongono sempre l’accento:
- Problem Solving
Non è raro che nel corso di un’attività emergano problemi inaspettati: il problem solving è la capacità di analizzare i problemi correttamente e di far fronte all’emergenza con strategie diverse, giungendo a conclusioni risolutive in tempi brevi. - Proattività
La capacità di risolvere problemi va di pari passo con l’intraprendenza. In campo IT i professionisti sono sempre a caccia di software, tecnologie, prodotti, ma anche idee che possano migliorare la propria produttività e quella del team di lavoro. - Team Work
Il lavoro di squadra e la collaborazione sono importanti per qualsiasi lavoro: per riuscire a raggiungere insieme gli obiettivi prefissati è indispensabile costruire relazioni positive, aiutare gli altri e saper negoziare, quando serve, per accontentare tutte le parti coinvolte. - Decision Making
Altrettanto importante è la capacità di prendere decisioni efficaci, soprattutto per i leader di un gruppo o per chi ricopre un ruolo dirigenziale. Per farlo bisogna sapere analizzare il contesto in modo accurato ed esplorare di conseguenza le varie soluzioni possibili. - Passione, curiosità e volontà di aggiornarsi
In un professionista IT non possono mancare entusiasmo, curiosità e desiderio di formarsi, attitudini necessarie per rimanere al passo con le ultime tendenze e le novità tecnologiche, che si evolvono a un ritmo sempre più serrato. - Flessibilità
Ricollegandoci al punto precedente, è necessario che i professionisti IT abbiano capacità di adattamento: ad esempio, nel caso di un progetto in corso, non dovrebbero avere difficoltà a impiegare nuove tecnologie (se richiesto) o ripiegare rapidamente su altre soluzioni quando sorgono problemi che lo rendono necessario. - Organizzazione e gestione del tempo
Riuscire a organizzare il proprio lavoro o quello degli altri, quando il ruolo lo richiede, rende più produttivi ed efficienti. La dinamicità che caratterizza alcune professioni del settore IT comporta quasi sempre la possibilità di lavorare a diversi progetti: il multitasking è un’abilità cruciale, ma è utile solo se si è in grado di organizzarsi, di pianificare, di individuare le priorità e di gestire al meglio il tempo a disposizione. - Creatività
Affrontare e risolvere un problema spesso richiede una buona dose di originalità: le difficoltà tecniche possono infatti essere superate grazie a nuovi processi o soluzioni innovative e a un uso creativo della tecnologia. Ovviamente l’aspetto creativo entra in gioco anche, per esempio, nello sviluppo di una nuova App o di un software, e, più in generale, in tutte quelle attività dove la tecnica ha bisogno di essere accompagnata dalla fantasia. - Lavorare per obiettivi
Gli obiettivi vanno definiti sulla base delle proprie capacità, devono essere reali e raggiungibili, bilanciati tra quelli a lungo termine e quelli a breve termine. Anche questa competenza si lega alla gestione del tempo: è indispensabile riconoscere le priorità, quanto tempo dedicare a ciascun obiettivo e stabilire dei risultati da raggiungere su base periodica. - Leadership
Con leadership intendiamo la capacità di porsi come leader nel proprio contesto: ciò significa sapersi assumersi le proprie responsabilità e riuscire a gestire non solo un progetto, ma un team di persone, che vanno aiutate nel raggiungimento dei loro obiettivi in un clima di collaborazione.
5 consigli per valorizzare le tue soft skill nel CV e durante il colloquio di lavoro
Per un candidato è certamente semplice elencare le proprie competenze tecniche (ad esempio sul curriculum o in risposta a qualche domanda dell’intervistatore), ma come definire e dimostrare le competenze trasversali?
La sostanza non cambia: anche le soft skill vanno valorizzate nel curriculum e nel corso di un colloquio di lavoro.
Vediamo insieme qualche metodo utile per riuscirci:
- Esamina il tuo profilo: sembrerà banale dirlo, ma la prima cosa che devi fare è comprendere quali siano le tue soft skill;
- Analizza le job description: tra i requisiti presenti sugli annunci di lavoro troverai anche le soft skill, perciò può essere utile individuarle e inserirle nel CV o fare in modo di parlarne in un eventuale colloquio conoscitivo;
- Utilizza esempi concreti: ad esempio, in una lettera di presentazione non limitarti a parlare di “problem solving” ma riporta degli esempi a supporto di quanto affermi;
- Prima di presentarti a colloquio, cerca di mettere a fuoco qualche scenario in cui le tue competenze trasversali ti sono state d’aiuto per superare delle sfide nel mondo del lavoro;
- Metti in mostra le tua abilità senza essere troppo esplicito: affermare di avere delle competenze non è sufficiente e il modo di comunicarle può esserti d’aiuto: se vuoi raccontare della tua capacità di team work, per esempio, sostituisci “io” con “noi” e se parli dei tuoi risultati approfittane per spiegare in che modo hai collaborato con i tuoi colleghi o quale è stato il tuo ruolo all’interno del team.
Con questo articolo speriamo di avervi fornito qualche spunto utile per la tua carriera nell’informatica.
Condividi on Twitter on Facebook on LinkedIn